Sostenibilità, Rapporto ASviS

Pubblicato il: 29/09/2016 08:00
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Rapporto ASviS: Giovannini, Italia in ritardo, urgono piano d’azione e misure concrete per garantire la sostenibilità dello sviluppo nel rispetto degli impegni internazionali

“Con oltre 4,5 milioni di poveri assoluti, un tasso di occupazione femminile inferiore al 50%, oltre 2 milioni di giovani che non studiano e non lavorano; con investimenti in ricerca e sviluppo di poco superiori all’1% del PIL, tassi di abbandono scolastico del 27,3% per i figli di genitori meno istruiti a fronte del 2,7% per i figli di genitori in possesso di laurea e un rapporto tra ricchi e poveri tra i più squilibrati dell’area OCSE; con significative disuguaglianze di genere e un’inaccettabile violenza sulle donne (76 femminicidi dall’inizio dell’anno); con tutte le specie ittiche a rischio, un degrado ambientale forte soprattutto in certe zone del Paese; con il 36% di persone che vive in zone ad alto richio sismico e un’alta mortalità a causa dell’inquinamento atmosferico nei centri urbani; con una transizione troppo lenta alle fonti rinnovabili rispetto agli accordi di Parigi, l’Italia dimostra di essere ancora molto lontana dal percorso di sostenibilità delineato dall’Agenda 2030 e dagli impegni sottoscritti all’ONU un anno fa. Eppure sappiamo di non avere alternative per garantire un futuro al Paese”. Così si è espresso il Portavoce dell’Alleanza italiana per lo Sviluppo Sostenibile, Enrico Giovannini, presentando oggi alla Camera dei Deputati il Rapporto dell’ASviS su “L’Italia e gli obiettivi di Sviluppo Sostenibile”, prima analisi della situazione dell’Italia rispetto ai 17 Obiettivi e 169 Target dell’Agenda 2030.

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