Sono diciassette gli Obiettivi di Sostenibilità fissati dall’Organizzazione delle Nazioni Unite con scadenza 2030. Tra questi: debellare fame e povertà, disporre di acqua pulita e a sufficienza per tutti, pace e giustizia. Il problema adesso è capire se è come si stanno organizzando i Paesi chiamati a dare il loro contributo.
Secondo il rapporto “The Future of spaceship earth”, messo a punto da Dnv Gl, a raggiungere gli obiettivi, o meglio, gran parte di essi, saranno soltanto i Paesi Ocse. Ci sarebbero, poi, sempre stando al testo, punti che in moltissime zone del mondo è praticamente impossibile che vengano realizzati: il contrasto ai cambiamenti climatici e la riduzione delle diseguaglianze.
Lo studio va oltre il 2030 e traccia anche un quadro del mondo al 2050. Saremo 8,5 miliardi di persone e il Pil mondiale raddoppierà, nonostante un marcato rallentamento, quasi uno stop, nelle aree più sviluppate. Dopo una crescita considerevole per i prossimi 15 anni, i consumi energetici si stabilizzeranno: per metà potremo contare su energie rinnovabili, mentre per l’altra metà dipenderemo ancora dai combustibili fossili.
Questo porterà a un aumento di circa 1,8°C della temperatura terrestre intorno al 2050, per poi aumentare di 2,5°C nei decenni immediatamente successivi.