Raccolta differenziata: in arrivo la carta d’identità dei rifiuti?

Pubblicato il: 19/12/2016 14:00
Ultima modifica: 14:59
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Articolo di: Martina Pugno

Da Rovereto una proposta per un maggiore controllo sui comportamenti dei cittadini nella separazione dei rifiuti: bidoni “firmati” che garantiscono maggiore tracciabilità.

Raccolta differenziata porta a porta non sempre è sinonimo di raccolta differenziata virtuosa: l’Assessore all’Ambiente di Rovereto Carlo Plotegher ha recentemente sollevato un problema sicuramente comune a tutte le amministrazioni. Se è vero che l’esposizione dei bidoni della differenziata è segno che, quantomeno, una suddivisione dei rifiuti viene effettuata, questo non basta a determinarne la corretta separazione.

A Rovereto, afferma l’Assessore, circa il 25% dei rifiuti gettati nel contenitore degli imballaggi risulta non conforme: un problema che rende il trattamento più costoso, aumentando le difficoltà per l’intera filiera. La soluzione? Una carta d’identità dei rifiuti, che permetta di risalire al “proprietario” del sacco dei rifiuti per identificare le singole responsabilità e i comportamenti virtuosi.

“Stiamo studiando il modo per dare nome e cognome al contenitore degli imballaggi. Presto arriverà il sacco con la carta d’identità per gli imballaggi e sacchetti più piccoli per l’umido”. A questa iniziativa si legheranno progetti per una corretta informazione, a cominciare dalle scuole. I sacchi “firmati” potrebbero diventare un modello esportabile, consentendo un ulteriore passo avanti nel monitoraggio dei comportamenti più o meno virtuosi dei singoli cittadini.

Una possibile risposta all’allarme recentemente lanciato dagli Stati Generali del Sud per la raccolta differenziata di carta e cartone: ogni anno, nel Mezzogiorno, oltre 600mila tonnellate di carta e cartone finiscono ancora nell’indifferenziato, sfuggendo così alla filiera del riciclo, senza possibilità di recupero.

Il problema, naturalmente, non si lega soltanto alle abitudini domestiche, ma anche alla gestione dei rifiuti nel comparto industriale. Soluzioni che puntano al controllo e miglioramento del primo step della filiera, come quella annunciata dall’amministrazione di Rovereto, potranno essere incentivate anche dalla Strategia Industria 4.0, come sottolineato dal Ministro dell’Ambiente Gianluca Galetti: “La Strategia Industria 4.0 – aggiunge Galletti – con le sue fortissime agevolazioni per chi sa innovare nella sostenibilità, sosterrà anche gli investimenti strategici in tecnologia per la tutela ambientale, in impianti di raccolta, separazione e smaltimento, nell’ecodesign, nell’ottimizzazione del riciclo dei prodotti”.

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