Assolombarda, Comune di Milano e Politecnico

Il 5 maggio 2016 Assolombarda, Comune di Milano e Politecnico di Milano hanno siglato il protocollo d’intesa “Milano a zero sprechi! per promuovere il recupero e la redistribuzione delle eccedenze alimentari.

Il progetto ha lo scopo di valorizzare le buone pratiche messe in atto dalle aziende associate premiandole con l’attribuzione di bollino “zero sprechi” e di dare vita a circuiti veloci per la consegna dei prodotti agli enti che li raccolgono. L’idea è quella di creare una sorta di microdistretti del recupero e della redistribuzione tra imprese e associazioni che operano nella stessa area.

“Expo ha acceso i riflettori sul grande tema dell’alimentazione, ponendo Milano al centro del dibattito come capofila, a livello mondiale, nella gestione delle buone pratiche sul cibo da tradurre in azioni concrete – ha dichiarato Michele Angelo Verna, Direttore Generale di Assolombarda Confindustria Milano Monza e Brianza, alla firma del Protocollo, “Basti pensare che, ancora oggi, in Italia, si perdono circa 5,5 milioni di tonnellate di cibo per un valore stimato di 12 miliardi di euro”. Il 57 per cento circa di questo spreco avviene lungo la filiera dal campo al frigorifero di casa. Il restante 43 per cento invece avviene dentro le mura domestiche. Durante le consultazioni sulla food policy, la necessità di agire sullo spreco è emersa come una questione di particolare importanza sia dal punto di vista sociale, sia da quello ambientale. Per questo il comune si impegna a riconoscere e promuovere buone pratiche volte a ridurre gli sprechi e redistribuire le eccedenze, come quella messa in atto da Assolombarda e Politecnico di Milano”.

Il Dipartimento di ingegneria gestionale del Politecnico da tempo compie attività di ricerca sul tema dello spreco e nell’ambito del protocollo avvierà un censimento delle buone pratiche esistenti per dare vita al progetto pilota dei microdistretti del recupero.

Il 90% delle eccedenze alimentari generate all’interno della filiera agro-alimentare viene sprecata, ovvero non è ancora utilizzata per l’alimentazione umana” ha affermato Alessandro Perego, Direttore Vicario del Dipartimento di Ingegneria Gestionale del Politecnico di Milano. “I nostri studi dicono che l’adozione di processi strutturali di recupero delle eccedenze tra imprese della filiera e operatori del terzo settore possono portare a tassi di recupero decisamente più alti, tra il 30 e il 50%. Nella città di Milano sono già in atto molte iniziative eccellenti. Si tratta di dare loro evidenza e metterla a sistema”.

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