Agorà dell’Abitare

Pubblicato il: 02/11/2016 09:00
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Agorà dell’Abitare: un esempio di innovazione sociale

L’Agorà dell’Abitare, iniziativa progettata da Leroy Merlin, è un caso interessante perché rappresenta un esempio innovativo di collaborazione tra imprese profit e organizzazioni non profit. Lo scopo dell’Agorà è intervenire sui problemi dell’abitare con una modalità capace di generare azioni positive, riattivare legami comunitari, valorizzare le capacità delle persone (disoccupate, sottoccupate o semplici cittadini di buona volontà). L’Agorà dell’Abitare è un progetto di innovazione sociale perché cambia le modalità in cui imprese, associazioni, enti e cittadini posso contribuire alla soluzione di alcuni problemi della comunità.

Gli obiettivi dell’Agorà
L’Agorà dell’Abitare nasce e si sviluppa per raggiungere tre obiettivi principali:
• creare una rete di differenti soggetti accumunati dalla volontà di lavorare sul tema dell’abitare e sulla valorizzazione dei beni comuni;
• considerare il processo (costituzione, condivisione, realizzazione) all’interno del quale vengono individuate le progettualità. È importante infatti che si instauri un confronto tra i vari soggetti coinvolti e non una semplice somma di risorse per la realizzazione di un progetto. Rimane centrale il concetto di Cantiere inteso come impegno concreto animato dalla volontà di passare dal concetto di “progetto” a quella di “processo”;
• creare un movimento generatore di valore attraverso il coinvolgimento nel tempo delle persone: i beneficiari dei progetti, terminato l’intervento, diventano parte attiva del Cantiere partecipando in prima persona alla realizzazione dei progetti e a quelli successivi. La volontà è dare avvio a un movimento “generatore del fare” che vada ben oltre il semplice assistenzialismo, la sponsorizzazione o la donazione che non pongono i soggetti coinvolti su un livello di pari dignità.

Un patto di collaborazione
Coloro che partecipano all’Agorà dell’Abitare possono arricchire il progetto con le proprie capacità: le aziende mettendo a disposizione risorse (merce, competenze, strumenti, volontariato d’impresa); i cittadini offrendo competenze e tempo; le istituzioni creando reti e facilitando gli scambi tra soggetti diversi; le associazioni non profit fornendo la propria esperienza e la conoscenza del territorio. E per rafforzare ulteriormente l’impegno a condividere idee e attività concrete, i soggetti coinvolti sottoscrivono un patto di collaborazione.
Le prime sperimentazioni dell’Agorà dell’Abitare sono partite nel mese di ottobre a Piacenza e a Palermo; successivamente il progetto coinvolgerà anche Torino e Roma.

Per concludere
Negli ultimi tempi si sta passando dalla charity alla progettazione condivisa: imprese e organizzazioni non profit stanno cercando nuovi modi di collaborare per definire azioni da cui poter trarre reciproci vantaggi. L’Agorà dell’Abitare è un’iniziativa che nasce da questo nuovo approccio. Anche per questo trova la sua collocazione ideale in un sito come #ciriesco dove viene dato spazio a buone pratiche innovative.