Bilancio sociale obbligatorio

Pubblicato il: 26/10/2017 09:00
Bilanciosociale
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Articolo a cura di Valentina Tibaldi

Bilancio sociale obbligatorio, le imprese rendicontano la propria sostenibilità

Il bilancio sociale è uno strumento importante per mostrare le scelte socio-ambientali e di governance delle aziende, agli occhi degli stakeholder e dei consumatori. Un’opportunità che, con un decreto pubblicato a inizio 2017, è diventata un obbligo per molte imprese.


Compiere scelte responsabili, rendicontarle e renderle pubbliche. Il bilancio sociale è un’occasione che aziende con obiettivi di sostenibilità sfruttano da anni per raccontare i risvolti della propria attività sull’ambiente, per spiegare i propri impegni verso i dipendenti, per descrivere le proprie politiche interne e fornire informazioni sull’intera filiera di prodotto. Una pratica dai lampanti rovesci della medaglia per quelle aziende che di verde non hanno che grossolani greenwashing o che ancora non tengono nella dovuta considerazione il proprio impatto socio-ambientale. Un’opportunità che, dall’inizio del 2017, si è trasformata in un obbligo per molte imprese.

Lo scorso 10 gennaio 2017 è stato, infatti, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il Decreto Legislativo 30 dicembre 2016, n. 254, relativo all’attuazione della Direttiva 2014/95/UE del Parlamento europeo e del Consiglio del 22 ottobre 2014, recante modifica alla Direttiva 2013/34/UE “per quanto riguarda la comunicazione di informazioni di carattere non finanziario e di informazioni sulla diversità da parte di talune imprese e di taluni gruppi di grandi dimensioni”.

Ma perché tale decreto e quale importanza riveste una sostenibilità aziendale trasparente e accuratamente rendicontata? Oltre a una riduzione della propria impronta ecologica – un valore in sé e per sé – prestare attenzione all’ambiente significa, per un’impresa, creare valore nel lungo termine. Sono sempre più numerosi gli investitori che includono criteri di sostenibilità nelle proprie decisioni di investimento, e disporre di informazioni di carattere ambientale, sociale e di governance consente di effettuare una più completa valutazione dell’azienda.

Stesso discorso per il consumatore finale: secondo diverse, recenti indagini, gli acquirenti sono ogni giorno più attenti alla sostenibilità e disposti a spendere di più pur di includere nel proprio carrello della spesa prodotti più eco-friendly. Anche a questo livello, dunque, una brand reputation poggiata su basi solide e accessibili diventa fondamentale.

Tanto che, per attribuire pubblicamente efficacia e trasparenza ai migliori bilanci sociali sono nati premi e riconoscimenti. Il Premio Biblioteca Bilancio Sociale giunge quest’anno alla quarta edizione e mira a condividere tra imprese visioni e buone pratiche condividendo le proprie esperienze virtuose.

Gli impegni e gli obiettivi messi su carta sono molti: da un’attenzione alle emissioni alla riduzione dei rifiuti, dall’impiego di contatori per la propria carbon footprint, dall’utilizzo di materie prime sostenibili al coinvolgimento degli stakeholder tramite nuovi media. Il sito dedicato, comprensivo delle rendicontazioni dei vincitori delle passate edizioni, può essere considerato una sorta di mappa per orientarsi nel panorama attuale dei migliori bilanci sociali in Italia.