Dire addio agli sprechi e nello stesso tempo ottenere energia pulita. Non è impossibile grazie ad una nuova tecnologia brevettata da un gruppo di studiosi americani che ha creato una cella a combustibile microbica che per funzionare ha bisogno dei rifiuti dei pomodori.
Gli ortaggi danneggiati, infatti, secondo gli esperti, possono essere una fonte di energia particolarmente potente quando vengono utilizzati in una cella elettrochimica biologica o microbica. ‘Si tratta di un processo – fanno sapere gli studiosi – che aiuta anche a purificare i rifiuti solidi dei pomodori contaminati e delle acque di scarico associate’.
La tecnologia di recente messa a punto impiega i batteri per abbattere e ossidare il materiale organico. Il processo di ossidazione, innescato dai microorganismi rilascia elettroni che sono catturati nella cella a combustibile che produce così energia elettrica. Il lavoro di ricerca ha scoperto che il pigmento naturale nei pomodori, chiamato licopene, si comporta come un ottimo mediatore nel favorire la produzione di cariche.
La potenza in uscita dal dispositivo, al momento, è molto bassa: circa 10 milligrammi di scarti di pomodoro possono fornire 0,3 watt. I ricercatori, però, non disperano e ritengono che con ulteriori ricerche l’output energetico possa aumentare di diversi ordini di grandezza. Addirittura sono riusciti a teorizzare che con i pomodori scartati ogni anno in Florida sia possibile soddisfare i consumi elettrici del parco giochi Disney World per 90 giorni.