L'opportunità green di Milano: gli scali ferroviari in disuso

Pubblicato il: 06/04/2017 10:00
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Milano regina del green attraverso i progetti per riqualificare cinque scali ferroviari della città metropolitana, ormai in disuso.

I progetti comprendono molto verde, percorsi d'acqua, piante e grandi prati. Al momento sono solo idee, immaginate da cinque studi di archiettura di fama internazionale. Poi bisognerà vedere se questi progetti sapranno tradursi in realtà. La riqualificazione comprende oltre 1,2 milioni di metri quadrati oggi abbandonati e degradati sparsi nel territorio comunale che rappresentano una grande occasione per la città.

I cinque scenari sono stati pensati e ideati per le aree di Farini, Porta Genova, Porta Romana, Lambrate, Greco, Rogoredo e San Cristoforo. I rendering resteranno in mostra, li trovate esposti accanto alla nuova passerella che collega Porta Genova a Via Tortona, per tutta la settimana del Salone del mobile, che si concluderà domenica 9 aprile, nel contesto del Fuorisalone. L’iniziativa è organizzata da Fs Sistemi Urbani (gruppo Fs Italiane) in collaborazione con il Comune di Milano e il patrocinio della Regione Lombardia. Questi scenari vogliono essere un primo passo verso il rinnovamento di questi scali e una futura nuova immagine per Milano.

Il progetto di Mecanoo prevede, a far da padrone in questi hub multimodali  treni, bici, tram e car sharing. L’idea è anche quella di trasformare l‘area intorno agli scali in zone chiuse al traffico urbano, in cui costruire edifici iconici e distintivi che differenzino uno scalo all’altro.

Un progetto, quello di Stefano Boeri, prevede la realizzazione sul 90% dei 7 scali dismessi di un sistema continuo di aree verdi – parchi, boschi, oasi, frutteti e giardini pubblici – collegati fra loro dalla nuova linea metropolitana (la M6). Un fiume verde insomma, attorno ai binari con piste ciclabili e tre torri metropolitane verdi.

Il team Miralles Tagliabue EMBT pensa invece di collegare i sette scali fra loro tramite un elemento comune – l’acqua – caratterizzando però ognuno di essi: Farini sarà lo scalo dell’Acqua anche grazie ai tracciati del Naviglio preesistente, che permetteranno l’inserimento di nuovi canali; Porta Genova quello della Creatività, che ospiterà attività legate a Navigli, Darsena e Tortona; San Cristoforo sarà lo scalo dell’Agricoltura, con annesso un giardino botanico; Greco-Breda un centro ludico (lo scalo della Luce); Porta Romana lo scalo dell’Innovazione con imprese giovani e start-up; Rogoredo lo scalo dei Giovani e Lambrate quello del Design.

Il progetto dei Mad architects invece è a tutta mobilità sostenibile, con piste ciclabili, percorsi cittadini, filari alberati, aree a traffico limitato e reti di trasporto infrastrutturale a lunga percorrenza. Connessione è la parola chiave, per collegare due reti di mobilità ora separate, integrandole con attraversamenti pedonali e di trasporto pubblico.

Il Greenery, ovvero il verde, diventa secondo lo studio Cino Zucchi Architetti il mezzo per disegnare la città del futuro. Nuovi spazi verdi e qualità ambientale sono gli elementi base del progetto. Un esempio? Porta Romana accoglierà un vasto prato – in direzione Fondazione Prada – con tanto di piazza-mercato tra la stazione ferroviaria e il capolinea dei bus!

La mostra resterà aperta tutti i giorni dalle 10 alle 22 nella nuova passerella che collega Porta Genova a Via Tortona.

Nella gallery qui sotto alcuni dei progetti che potrete visionare.

Fonti: Il Milanese Imbruttito, Il Sole 24 ore

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