Grande attesa per la decima edizione di IT.A.CÀ, appena premiato dopo il Messico e l'Indonesia, nella categoria Innovation in Non-Governmental Organizations dall’Organizzazione Mondiale del Turismo agli UNWTO AWARDS di Madrid. Un riconoscimento importante per il festival nazionale, che dimostra il suo ruolo centrale nelle dinamiche turistiche italiane e nella produzione di modelli sostenibili.
Moltissime le novità di quest’anno, a partire dai temi scelti e dalle centinaia di appuntamenti sparsi su tutto il territorio italiano, con l’obiettivo di valorizzare i luoghi e risvegliare una maggiore consapevolezza sociale, ambientale ed economica, attraverso progetti inclusivi e sostenibili di tutela e sviluppo del nostro paese. Accessibilità universale, mobilità eco, rigenerazione urbana, promozione culturale e paesaggistica, innovazione e turismo slow, sono soltanto alcuni dei focus che il festival intende approfondire nel suo decimo anno di attività.
Bologna - culla natale di IT.A.CÀ che nell’edizione 2017 ha raccolto più di 10.000 visitatori – si prepara ad accogliere la prima tappa, trasformandosi in polo di scambio e riflessione sulla filosofia che il festival persegue con tenacia da anni, a partire dal tema del viaggio, come opportunità di conoscenza e scoperta che parte da casa e arriva a casa (it a cà in dialetto bolognese significa sei a casa?): una qualsiasi casa, una qualunque Itaca da raggiungere. Un viaggio responsabile, dove non importa la meta, ma ciò che accade durante il percorso.
E al crescere delle candeline del decennale, aumentano anche i territori coinvolti che dopo la
tappa felsinea, seguiranno il festival a ruota: dai Monti Dauni al Parco Nazionale di quelli Sibillini,
dal Gran Sasso al Salento, dalle città di Rimini, Reggio Emilia, Parma, Napoli, Ferrara, Pavia e
Ravenna, alle terre del Trentino e del Monferrato. 14 tappe, quindi e un unico principio nazionale
di promozione turistica, secondo valori di equità e giustizia sociale: mostre, progetti innovativi,
appuntamenti inclusivi, incontri, convegni, eventi in piazza, concorsi, camminate fluviali,
itinerari a piedi e a pedali, trekking in zone poco conosciute, laboratori, geo esplorazioni,
degustazioni di prodotti tipici, presentazioni di libri e proiezioni di film, per lanciare un’idea di
turismo più etico e rispettoso dell’ambiente e di chi ci vive.
E c’è dell’altro.
In scia al recente protocollo d’intesa firmato dalle Città metropolitana di Bologna e Firenze,
IT.A.CÀ - che da anni insiste sull’importanza di abbandonare la tradizionale visione del viaggio
circoscritto al centro città - intende immaginare e pianificare una nuova geografia del turismo.
Una delocalizzazione strategica dei flussi turistici che possa espandersi fino ai territori
dell’Appennino Bolognese, fulcro di una straordinaria eredità naturalistica e di una storia
antichissima. Nel weekend 1-3 giugno, gli appuntamenti in programma del decennale del festival
si trasferiranno proprio in quei luoghi, per porre l’attenzione sui territori marginali e delle aree
interne e proporre soluzioni strategiche e sostenibili. Cultura, progettualità, riflessioni sulle
eccellenze paesaggistiche, identità storiche da valorizzare e momenti di formazione per la
creazione di imprese integrate, atte ad accogliere nuove professionalità in ambito turistico e
promuovere lo sviluppo del turismo responsabile e sostenibile in loco, saranno il cuore pulsante
della tre giorni in Appennino.
Nel decennale della sua attività, il festival coglie l’occasione anche per inaugurare
IT.A.CÀccessibile, una piattaforma web, nata dal progetto risultato vincitore del PTPL 2017
(Programma Turistico Promozione Locale) a Bologna e realizzato in collaborazione con una rete di
associazioni e aziende che operano nell’ambito della disabilità. Una vera e propria community
bolognese del turismo accessibile che propone un ventaglio di temi di confronto e appuntamenti
fruibili che partendo dal concetto di disabilità, ambiscono al superamento dei limiti in una città che
vuole diventare più attenta alle esigenze dei suoi abitanti, dei cittadini e dei turisti che accoglie.
E lo fa con le persone stesse, con quelle che nella disabilità ci vivono ogni giorno e che insieme
possono offrire spunti di riflessione. Perché oggi, fare rete è diventato necessario. E IT.A.CÀ, lo sa.
Ci ha creduto sin dal suo nascere, diventando un vero e proprio network fra enti, una piattaforma
d’innovazione sociale, grazie alla quale oggi moltissime associazioni, follower, gruppi di cittadini,
ONG, strutture ricettive, enti, consorzi e imprese hanno potuto intrecciare collaborazioni e coprogettazioni
attive e partecipate. Fra queste, l’Università di Bologna e la Destinazione Turistica
Bologna metropolitana che riconfermano il sodalizio con IT.A.CÀ, lanciando un photo challenge su Instagram, aperto a tutti e in scadenza al 25 aprile, per raccontare attraverso la fotografia, il ruolo
dell’Ateneo come polo di attrazione ‘turistica’ (inter)nazionale.
Rimane confermata anche la collaborazione con Ecobnb, la community italiana ed europea del
turismo sostenibile, che insieme al festival IT.A.CÀ hanno appena lanciato anche quest’anno il
contest Adotta un turista per premiare la migliore idea di esperienza eco-sostenibile. In premio
tre soggiorni green per due persone in Italia. Scadenza 25 maggio 2018.
Non ci resta dunque che aspettare ancora qualche settimana e goderci questo decimo viaggio
all’insegna dell’inclusione e della sostenibilità.
Gli eventi IT.A.CÀ Migranti e Viaggiatori sono a ingresso libero.
Il programma dettagliato sarà disponibile nei prossimi giorni sul sito www.festivalitaca.net.